Il sovrappeso o ancor peggio l’obesità al giorno d’oggi rappresenta un problema serio per una percentuale piuttosto (ahimè!) alta di individui, problema serio in quanto l’aumento del grasso corporeo provoca effettivi danni alla salute.
Ne sentiamo parlare spesso, ma forse non realmente a fondo vengono enumerate le tante e diverse tipologie di disturbi che possono manifestarsi. Uno di questi è la sindrome di Pickwick.
Il nome Pickwick deriva dal personaggio di un romanzo di Charles Dickens, in cui un uomo in sovrappeso e dal volto arrossato si addormenta nei momenti meno opportuni, ovunque e in qualsiasi posizione.
Le caratteristiche del disturbo sono in sostanza il sovrappeso, i problemi respiratori e un eccessiva sonnolenza diurna, e ne viene colpita una percentuale di persone che varia dal 2 al 4% della polazione mondiale.
Erroneamente è associata spesso all’apnea del sonno poiché alcuni dei sintomi sono simili, quindi è importante distinguere con precisione.
Nei pazienti affetti da apnee del sonno la difficoltà respiratoria si manifesta solo durante il periodo di riposo, mentre nei pazienti colpiti dalla Sindrome di Pickwick problemi respiratori sono sempre presenti (quindi anche durante i periodi di veglia), ma tuttavia non presentano alcuna malattia polmonare diagnosticata.
Inoltre le apnee del sonno possono manifestarsi anche in persone che non sono in sovrappeso, cosa che invece non si verifica nella sindrome di Pickwick.
L’eccesso di peso provoca nei muscoli maggiori difficoltà alla contrazione, impedendo per esempio la possibilità di fare respiri completi e/o profondi. Come risultato, il sangue avrà una percentuale più alta di anidride mentre quella di ossigeno si ridurrà sensibilmente, ed è per questo motivo infatti che gli affetti da tale patologia hanno un tono bluastro della pelle.
Queste difficoltà respiratorie durante la notte impediscono di fatto un riposo reale e rigenerante, obbligando a risvegli continui, ciò spiega perché la sonnolenza continua le ore di veglia raggiunge livelli davvero eccessivi nelle persone affette dalla sindrome, spingendo incosciamente ad addormentarsi in situazioni inappropriate, come mentre si guida o durante una conversazione.
Altri sintomi includono la mancanza d’aria, l’affanno e la tendenza a stancarsi con facilità, anche quando in realtà si svolgono funzioni molto semplici e in cui gli sforzi richiesti sono minimi.
Inoltre, si nota una difficoltà a memorizzare le cose e alla concentrazione, così come è molto comune un aumento della pressione sanguigna (ipertensione e anomalie del ritmo cardiaco) e gli sbalzi d’umore.
Pertanto, la qualità della vita di questi pazienti può essere gravemente compromessa se non si prendono le misure del caso.
La gravità di ciascun caso e i passi da seguire saranno ovviamente determinati da uno specialista in disturbi del sonno, che di solito utilizza un vero e proprio studio del sonno del paziente, tra gli altri test, per stabilire la diagnosi e la gravità degli arresti respiratori durante il sonno.
Per quanto riguarda il trattamento, in tutti i casi il primo ed essenziale passo da effettuare è la perdita di peso.
Nei pazienti affetti da obesità patologica può addirittura essere necessario un intervento chirurgico per ridurre lo stomaco e terapie farmacologiche per il trattamento del sovrappeso.
Si raccomanda inoltre di evitare comportamenti che possono peggiorare problemi di respirazione durante il sonno, come mangiare in maniera esagerata, assunzione di alcool, etc.
Come sempre la prevenzione è una delle opzioni di base molto importanti, unitamente al rispetto delle regole generali che sono parte integrante “dell’igiene del sonno“, tra le quali:
- Avere orari fissi per il riposo e la veglia
- evitare pasti abbondanti almeno due ore prima di coricarsi
- ridurre il consumo di tabacco e stimolanti (caffè, tè …)
- l’ambiente scelto per il riposo (generalmente la camera da letto) deve essere tranquilla, con scarsa o assente illuminazione, buona ventilazione e il giaciglio adatto al nostro peso
Quindi, prima di tutto, è importante che le persone con gravi problemi di obesità riducano la quantità di grasso corporeo, specialmente nei casi in cui un l’affaticamento osservato durante il giorno aumenti considerevolmente.